Il calcestruzzo armato è una combinazione di calcestruzzo ed acciaio. Questo materiale povero, di basso costo e di grande resistenza a compressione, può essere adoperato anche il sezioni importanti dal punto di vista dimensionale.
L’acciaio invece, in quanto materiale ad altissima resistenza a trazione ma però di costo molto elevato, viene inserito nel conglomerato nella forma di barre metalliche di dimensioni strettamente necessarie ed in posizioni ben definite ove, sulla base di calcoli statici rigorosi, agiscano azioni di trazione cui il conglomerato non è in di fare fronte.
La combinazione dei due materiali con le loro specifiche proprietà hanno consentito a partire dalla seconda metà del diciannovesimo secolo la costruzione di edifici, strutture e manufatti di grandi dimensioni, quali grattacieli, ponti e infrastrutture quali mai era stato possibile costruire sino ad allora.
E tutto ciò vale anche sino ad oggi e probabilmente molto a lungo anche in futuro.
Da un punto di vista ambientale sono da prendere in considerazione le seguenti questioni:
a) Presenza del cemento, per cui ne consegue quanto già descritto in termini di costo energetico e di insalubrità nel paragrafo specifico
b) Presenza nel cemento di addittivi di natura chimica aventi funzione di rendere più agevole la lavorazione del conglomerato, quali ad esempio fluidificanti, antigelivi, anticalorici, anticorrosivi, ecc., addittivi che portano inquinamento dentro l’abitazione.
c) Presenza della armatura metallica e del suo effetto di alterazione del campo magnetico statico, il che può portare in casi specifici di persone particolarmente sensibili o malate a forme di disturbo al sistema metabolico ed in particolare al sistema nervoso.
d) Presenza della armatura metallica posizionata in percorsi ad anello, in grado di catturare per effetto antenna correnti vaganti e campi elettromagnetici di ogni tipo e di attivare, proprio per la circolarità dei percorsi, un meccanismo di produzione di campi indotti che certamente, per quanto detto sopra alterano notevolmente le situazione statica, magnetica ed elettromagnetica naturali cui l’uomo si è abituato nel corso dei millenni e che mai, prima d’ora, aveva subito importanti modificazioni.
Tutto ciò rende il calcestruzzo armato, come del resto quello non armato ed tutto ciò che ha a che fare con il cemento, del tutto in contrasto con i principi dell’abitare bioecologico e pertanto va usato con grande moderazione ed ove sia strettamente necessario, come ad esempio nelle fondazioni, nei cordoli di piano e di copertura, nelle travi e nei pilastri che in particolari situazioni sono necessari, e così pure nelle cerchiature dei fori nelle ristrutturazioni di edifici in muratura nelle zone sismiche.
Ove l’uso del calcestruzzo sia necessario le caratteristiche negative di cui sopra possono essere fortemente limitate, se non del tutto annullate, con alcuni semplici accorgimenti di poco costo aggiuntivo
a) In quanto al primo punto è bene scegliere, come già detto, Cemento Portland oppure Cemento pozzolanico. I loro componenti infatti sono in gran parte del tutto naturali. Solo piccole quantità, comprese tra lo zero ed il 5% sono sostanze di altra natura, non sempre definite, o di natura sintetica con funzione addittivante al fine di migliorarne le prestazioni.
Considerando poi che il cemento non viene mai utilizzato da solo ma assieme ad un miscuglio di inerti ed acqua per formare il calcestruzzo e che su un mc di calcestruzzo di peso di Kg 2500, la parte di cemento è di circa Kg 3-400, si comprende come la presenza di sostante addittivanti, e quindi potenzialmente inquinanti, in un mc di calcestruzzo siano una quantità molto piccola (0,4-0,8%).
b) Al fine di evitare la presenza di sostanze inquinanti è bene che il calcestruzzo sia confezionato, se possibile, in cantiere, al fine di avere un controllo certo dei componenti, secondo le buone regole di confezionamento dei calcestruzzi.
Qualora il confezionamento in cantiere non sia possibile, il cls viene fatto arrivare dalla centrale di betonaggio, alla quale si richiede un cls della classe prevista confezionato anche in questo caso senza addittivi e nemmeno ceneri volanti, e che tale prescrizione compaia in chiara evidenza nella “Bolla di accompagnamento” al momento dello scarico del cls in cantiere.
c) In merito al terzo punto il disturbo del campo magnetico naturale può essere eliminato sostituendo le barre di acciaio che vengono usate abitualmente con barre di acciaio inox di tipo austenitico, barre aventi la caratteristica di essere diamagnetiche e quindi non alterare in campo magnetico statico.
d) In relazione al quarto punto si può ricorrere ad alcune interruzioni nella armatura al fine di evitare la chiusura ad anello della armatura stessa ed evitare che le correnti vaganti si muovano su percorsi ad anello.
Tale operazione consiste nell’evitare che, ove due parti della armatura di devono collegare, la sovrapposizione delle barre metalliche delle due parti avvenga evitando il contatto diretto tra le stesse, distanziandole con dei piccoli corpi di legno o plastica e legandoli tra di loro con dello spago anziché con il fil di ferro.
La trasmissione delle forze di trazione tra le barre avviene mediante un meccanismo di bielle di compressione nel calcestruzzo compreso tra le stesse, come riportato nella foto. Tale accorgimento non va fatto ad ogni in ogni posizione di collegamento tra porzioni di trave diverse, bensì solamente ove necessario al fine di evitare la formazione di anelli chiusi. Le varie parti dell’armatura metallica vanno poi collegate con la messa a terra in modo che le correnti vaganti siano allontanate definitivamente dall’edificio.